Rinomata stazione balneare, Peschici si trova sulla cima di una rupe di origine carsica, a ridosso sul mare Adriatico e ai cui piedi vi sono baie meravigliose, tra le più fotografate ed ammirate d’Europa.
Dal pittoresco porto turistico, arrampicandosi per un irto sentiero, si arriva in alto dove l’antico castello svevo domina sull’antico nucleo della città. Il paese presenta un intricato aspetto morfologico: strette viuzze tortuose, ripide scalinate, piazzette nascoste e archi vivacizzano il borgo fatto di bianche abitazioni, tipiche delle città costiere della Puglia.
Le abitazioni si concentrano soprattutto nella parte interna mentre sulla costa, orientata ormai verso la ricezione turistica, sono più diradate.
Lungo la costa si snodano maestosi promontori, quasi sempre attraversati da grotte marine e incantevoli calette.
La vegetazione di Peschici è per la maggior parte di tipo boschivo: i pini d’Aleppo ricoprono le colline ed arrivano fino alla spiaggia. Tra le coltivazioni troviamo diffusissimo l’ulivo.
Curiosità:
Peschici è l’unica località europea, attaccata alla terra ferma, da dove si vede il sole sorgere e tramontare sempre sul mare.
Storia:
Secondo due antichi storici ecclesiastici, le origini di Peschici risalgono al secolo e sono riconducibili al popolo slavo. Essi raccontarono infatti nel 1680, che l’imperatore Ottone I chiamò un gruppo di Slavi a liberare il Gargano dall’invasione dei Saraceni. Gli Slavi vi si stabilirono poi formando due colonie: Vico e Peschici, che diede poi il nome alla città.
Il primo documento scritto, che riporta il nome di Peschici, risale all’anno 1000. Poi altri documenti del 1154 parlano di Peschici come parte della contea di Lesina, dopo che i Normanni ebbero introdotto il sistema feudale e successivamente sotto Monte Sant’Angelo.
Momenti drammatici si verificano per la città sotto il dominio svevo, durante la contesa tra Impero e Papato.
Peschici passa dalle mani di una dinastia all’altra: prima quella sveva, poi quella angioina, poi nuovamente sveva e successivamente aragonese…La città fu prostrata dalle numerose guerre e soprattutto da quella franco-spagnola e ancora dalle frequenti scorrerie turche, che mieterono migliaia di vittime.
Si decise allora di costruire 10 torri a difesa, lungo le coste della Capitanata ( territorio corrispondente a quello odierno in provincia di Foggia).
Cinque anni più tardi le torri erano diventate 21, tra cui vanno citate quella di Calalunga, poi distrutta nel 1570 e quella di Monte Pucci.
La popolazione della città fu sensibilmente ridotta a causa della siccità e delle invasioni di cavallette, tra cui la più funesta nel 1663.
Tra i personaggi peschiciani più noti troviamo Giuseppe Libetta, attivi uomo politico anti-borbonico, che prese parte ai moti carbonari e che nel 1818 fu comandante del primo bastimento a vapore che varcò il Mare Mediterraneo.
La costruzione della ferrovia avviene nel 1931 e nel 1939 viene terminata la costruzione dell’acquedotto.
Economia:
L’economia della città è basata principalmente sul turismo, grazie al quale a partire dal 1960, le sorti di Peschici e della sua popolazione sono migliorate sensibilmente e il fenomeno di migrazione si è finalmente ridotto.
Si sono moltiplicati a vista d’occhio negli ultimi anni gli hotel, i campeggi, gli agriturismi, i ristoranti, gli stabilimenti balneari e tutte le strutture che riguardano l’attività turistica.
Luoghi d’Interesse:
– il Castello Medievale, di origine normanna e ricostruito poi nel XVII sec. sotto il Regno di Federico II, dopo che ebbe subito gravi danni. Della costruzione nuova fa parte la bellissima torre chiamata Rocca Imperiale.
– l’Abbazia di Calena, all’interno della quale era conservta un’antichissima statuetta lignea di Madonna con il Bambino. L’origine è incerta, si pensa sia stata costruita intorno all’872 ed è quindi tra le più antiche abbazie d’Italia. Per lungo tempo fu sede di un convento di monaci, oggi è stata trasformata in una villa privata.
– la Chiesa della Madonna di Loreto, sorta nel punto dove la Vergine si era mostrata a dei marinai, che l’avevano invocata durante una tempesta per chiedere la propria salvezza.
– le numerose grotte naturali della costa, all’interno delle quali sono conservate innumerevoli testimonianze archeologiche. Alcune grotte sono raggiungibili solo attraverso il mare.
Eventi e Sagre:
– Festa della Madonna di Loreto, durante il lunedì successivo alla Pasquetta. Il dolce tipico preparato per questa occasione è il “can’strill” a forma di cestino con un uovo in mezzo.
– Festa dedicata alla Madonna nell’ultima domenica di Maggio. Una solenne processione di barche trasporta la statua della Madonna, lungo la costa della città.
– Festa di Sant’ Antonio nei giorni 12 e 13 giugno. Il secondo giorno si svolge la processione, in onore del santo, lungo le vie del borgo antico.
– Festa patronale in onore di S. Elia nei giorni 19-20-21 luglio.
– Festa di San Matteo, il 21 settembre che coincide con la chiusura della stagione estiva.
Cucina e Piatti Tipici:
Tipica cucina mediterranea con pesce fresco come ingrediente principale.
I primi piatti sono costituiti da pasta fresca, preparata sapientemente e condita con gustosi e saporiti sughetti.
Tra i piatti tradizionali citiamo: Spaghetti al sugo di seppie, Orecchiette alle cime di rape, Melanzane Ripiene con orecchiette fatte in casa, Fragagghjame (un misto di minuscoli pesci crudi), Sarde alla Griglia, Orate al forno, Cefali alla griglia.
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